mardi, 08 avril 2014 08:00

Nella normalità

Written by 

gemellahdi Giusi Alessandra Falco

Forse siamo così abituati ad attribuire un volto ed un nome alla violenza, da dimenticare, talvolta, che la violenza, quella vera, spesso è anonima, è grigia, e risiede nel fondo

degli uomini, addormentata dentro quelle vite in apparenza riuscite, esteriormente vincenti. Basta osservare con più attenzione, basta ascoltare la voce di una ragazzina identica alla sua gemella – eppure da lei così diversa – per comprendere ciò che era sotto i nostri occhi, opaco, e che noi, per una inspiegabile illusione ottica, credevamo di aver visto brillare.

La gemella H, l'ultimo romanzo di Giorgio Falco, si posiziona proprio all'altezza dello sguardo di Hilde, la sorella ribelle e silenziosa, che scruta la vita dei suoi genitori e ne mostra le contraddizioni, la violenza dei piccoli gesti involontari, e quella, irreparabile, di scelte ideologiche comode, che il padre Hans aveva creduto giuste, per la sua vita, e quella della sua famiglia. Visto dagli occhi di una qualunque mediocrità di villaggio, il nazismo, con la sua carica di violenza implicita e devastante, appare solo una scelta possibile, una scorciatoia per ottenere un'automobile dalla quale guardare il cielo correndo sulla strada ad una velocità più rischiosa, un espediente per vivere meglio, una soluzione incurante della scia di distruzione che si lascia dietro. Perché la violenza, anche la più definitiva, può essere generata da dettagli irrilevanti come da complessi sistemi di pensiero, da frasi pronunciate per caso così come da gesti studiati per far male. Non basta una vita costruita secondo i comuni meccanismi di una quieta felicità famigliare, non basta cercare un luogo in cui vivere per metterla a tacere: si trasferiranno in Italia, gli Hinner, condurranno un'esistenza immersa nella calma quotidianità, ma porteranno sempre, dentro di loro, e nei rapporti che costruiranno con chi li circonda, il germe della violenza. Lo si potrebbe quasi intendere come un germe di normalità, che avrebbe potuto persino passare inosservato, se non avesse avuto a che fare col nazismo, con la devastazione che ha segnato la storia degli uomini e ha mostrato uno dei confini estremi della distruzione. Una distruzione che è passata anche attraverso le azioni di uomini qualunque, non sempre consapevoli delle conseguenze del loro noncurante assenso, ma, non per questo, meno colpevoli, meno responsabili di ciò che forse non avevano voluto, ma che è stato. Anche a causa loro.

Giorgio Falco, La gemella H, Torino, Einaudi, 2014

 

Last modified on mardi, 08 avril 2014 09:41