Questa anomalia che dà il titolo al romanzo del poeta Guy Goffette, pubblicato all'inizio del 2013, salda i vari pesi delle esistenze che ciascuno si porta dietro. Con la leggerezza di un ritornello scava nel rapporto incompiuto fra un padre ed un figlio. Géronimo, laborioso ed attento più alle esigenze materiali della famiglia, porta sulle spalle sentimenti non detti, compressi nel rigore di una vita dura ed esigente, in una gestualità rapidamente risolutiva. La sua severità fa covare la rivolta di Simon che non riesce a superare il fardello di un'infanzia difficile. Tornato a casa dopo una lunghissima assenza proprio per dare l'estremo saluto al padre, questo figlio ribelle ne ricostruisce la figura da sempre temuta, finendo per scoprire quanto il bisogno di sentimenti, che lo aveva un tempo allontanato dai suoi, sia il vero artefice del suo ritorno. I ricordi riscaldano legami ritenuti freddi e la conquista postuma della tenerezza recupera uno spazio al presente, l'unico possibile per quanto paradossale; agli strappi del passato corrisponde, infatti, la ricucitura spiazzata del futuro. Il mal di schiena resta, perciò, nel vivo della situazione per cogliere l'autenticità di un appuntamento mancato. Con il sigillo degli haiku alla fine di ogni capitolo per soffermarsi sul peso di un amore filiale a lungo atteso.
Guy Goffette, Géronimo a mal au dos, Paris, Gallimard, 2013
Altri romanzi dell'autore disponibili in italiano:
La vita promessa, trad. di C. De Luca, Bologna, Gedit, 2003.
Verlaine d'ardesia e di pioggia, trad. di C. De Luca, Ferrara, Kolibris, 2011.