*Stéphane Lavarenne, Journal d'un looser, Paris, Buchet-Chastel, 2014 – perché, talvolta, una parentesi di vita preceduta da un segno negativo può trasformarsi in un inatteso risultato positivo. E perché Cyril – il protagonista di questo romanzo – sembra avere il volto dell'incertezza di questo presente. Un'incertezza che può aprire nuove porte.

*Cyrille Martinez, Musique rapide et lente, Paris, Buchet-Chastel, 2014 - perché la noia e i finti slanci creativi della periferia creano frammenti narrativi pieni di leggerezza, raccontati con una scrittura che sa mettere in movimento anche le scene più immobili di non luoghi spazio-temporali.

*Karine Miermont, L'année du chat, Paris, Seuil, 2014 – perché racconta il dolore e i pensieri di un gatto con una delicatezza che difficilmente potrebbe appartenere ad un essere umano.