salvacondotto per attraversare indenni la fiera delle futilità in questa stagione natalizia.
*Jon Fosse, Insonni, Roma, Fandango, 2011 - Quando il pregiudizio di una società "al suo inverno morale" non sa riconoscere l'amore di due giovani viandanti, quando le porte si chiudono di fronte a una vita che sta per nascere, significa che la comunità umana si è davvero smarrita. Per un codice muto di comportamenti pietrificati, infatti, ha barattato il valore di una vita e la consapevolezza di una precarietà che è di tutti.
*Torgny Lingdren, La ricetta perfetta, Milano, Iperborea, 2004 - Uno straordinario romanzo, per interrogarsi sulla distanza che corre tra cronaca e immaginazione sulla giovinezza di chi invecchia, sull'inesausta volontà di non lasciarsi sopraffare dalla rinuncia al mondo, pur avendo coscienza del mondo, alla ricerca di una identità che passa attraverso una consapevole finzione.
* Jón Kalman Stefánsson, Luce d'estate, ed è subito notte, Milano, Iperborea, 2013 – Perché è scritto con spunti narrativi da racconto, ma è tessuto come un romanzo, perché s'interroga sui grandi perché della vita, ma lo fa con leggerezza e con un filo di ironia. Un libro da leggere per riscoprire, nel gelo desertico della campagna islandese, la complessità del calore umano.
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