Isabelle Minière, Je suis très sensible, Paris, Serge Safran, 2014 - chi l'ha detto che il mondo di Grégoire, la serena monotonia delle sue abitudini, l'equilibrio delle sue giornate siano solo un riflesso distorto della realtà? E se lo sguardo opaco di un uomo che resta ai margini della sua stessa vita, se le fratture della sua sensibilità mostrassero, invece, una visione più nitida di ciò che ci circonda?
Geneviève Brisac, Dans le yeux des autres, Paris, Éditions de l'Olivier, 2014 - perché qualche volta, riguardare il passato con gli occhi del presente può mettere a nudo trappole che nessuno aveva visto, e che invece erano lì, codici scoperti, che erano parsi criptici, domande risolte, che credevamo ancora aperte.
Georges Picard, Penser comme on veut, Paris, Éditions Corti, 2014 - forse è vero che pensiamo troppo stesso con la testa degli altri, che guardiamo troppo spesso il mondo prima attraverso gli schermi, e solo in un secondo momento, coi nostri occhi. È per questo che Georges Picard scrive questo testo sul piacere di pensare, sulla bellezza fine a se stessa delle idee appena nate, al di là della loro effettiva utilità. Perché esiste una vitalità del pensiero, spesso ancora più affascinante delle conclusioni cui il pensiero giunge. Un saggio sul piacere che deriva dall'intelletto.
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