*Ornela Vorpsi, Tu convoiteras, Paris, Gallimard, 2014 (in uscita questo mercoledì 13 febbraio) - perché, sin dalle prime pagine, si staglia l'immagine di un amore "esigente e crudele", di un amore inteso come una dialettica incessante tra esclusione ed inclusione, tra violenza ed estrema tenerezza.
*Bruce Bégout, Chroniques mélancoliques d'un vendeur de roses ambulant, Paris, Allia, 2014 - perché mostra il mondo così come si presenta agli occhi di un venditore ambulante di rose, spettatore privilegiato e spesso inosservato, dei sentimenti più intimi, più immediati.
*Philippe Fusaro, Aimer fatigue, Paris, Éditions de l'olivier, 2013 - perché racconta gli amori intensi ed eterni nati per caso in un hotel, durati il tempo di un'estate e lì finiti. Saranno le stanze del Minzah a farli vivere ancora, sempre rinnovati, assumendo di volta in volta l'identità dei nuovi ospiti, delle nuove vite che le abitano.