Con i loro romanzi gli autori transalpini stanno componendo un lungo e complesso percorso di uscita dalla crisi della scrittura, quale si era determinata a partire dagli anni Cinquanta e che era durata, febbrile, tra molte convulsioni, fino a tutti gli anni Settanta.
Su più versanti i segnali di cambiamento messi in atto dagli autori d'Oltralpe è evidente: nelle caratteristiche e nel posizionamento del soggetto del romanzo; nella definizione del rapporto tra finzione e storia; nella riflessione sull'arte e sulla narrazione, in cui è presente, in diversa misura, l'oggetto artistico e il suo creatore; nella riapparizione dei sentimenti e del nuovo ruolo che loro assegna la narrazione. I primi tre elementi di novità (soggetto, storia e arte) sono stati trattati quest'anno, in occasione di alcuni incontri scientifici a Roma e a Genova.
Nel convegno di Bari, La giostra dei sentimenti, si cercherà di analizzare quello che non vuole essere un "ritorno dei sentimenti"- almeno nelle mutevoli forme in cui si erano manifestati nei testi dell'Ottocento e in quelli di una parte significativa del Novecento -, ma un vero e proprio mutamento genetico dei sentimenti narrati, delle forme della loro rappresentazione nella scrittura, del loro ruolo nel romanzo francese odierno. Per conoscere lo stato reale del romanzo francese contemporaneo occorre non avere timore dei tabù, neppure di quelli pronunciati sui sentimenti.
La giostra dei sentimenti - La ronde des sentiments
Bari, 14-15 ottobre 2013