Per iniziare il 2014 con un po' di letteratura francese dell'extrême contemporain.
*Emmanuelle Pagano, Nouons-nous, paris, POL, 2013 – perché i frammenti narrativi che compongono questo romanzo sanno rendere bene la discontinuità dei sentimenti, la loro incertezza, la brevità delle fasi successive che gli danno forma. E perché amarsi non vuol dire necessariamente creare legami; ma creare legami, lo si può intuire già dal titolo, può essere il primo passo verso l'amore.
*Cathie Barreau, Comment fait-on l'amour pendant la guerre?, Paris, Buchet-Chastel, 2013 – un romanzo e tre storie per raccontare tre amori diversi, vissuti durante tre guerre diverse. Per scoprire come due grandi archetipi letterari possono essere declinati in una scrittura del presente, come quella della Barreau. E per ritrovare uno spazio di tregua dal disordine che gli esseri umani sanno creare nelle loro vite.
Brigitte Giraud, Avoir un corps, Paris, Stock, 2013 – per scoprire come il corpo può vivere e raccontare gli amori, la confusione dei sentimenti, l'assenza di sentimenti. Un romanzo che racconta una vita qualunque, lasciando che sia il corpo a parlare, quell'involucro che vediamo cambiare senza sosta e che Brigitte Giraud ci insegna ad ascoltare.
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