*Frédéric Gruet, L'art de creuser un trou, Paris, Gallimard, 2011 – perché tante solitudini, tante vite isolate e diverse, possono essere tra loro vicine. Così vicine da rendere impossibile la stessa solitudine.
*Virginie Carton, La blancheur qu'on croyait éternelle, Paris, STOCK, 2014 – perché, quando si realizza di vivere fuori dal mondo, si può scoprire di essere finiti in un altro mondo possibile, in un'altra vita possibile, che può riservare sorprese.
*Claudia Saint-Luce, Les drôles de poissons-chats, 2014 – perché, a volte, due solitudini possono incontrarsi proprio nel momento in cui è necessario il passaggio del testimone.
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